cultura, natura, tradizione e turismo
belpasso, la sua gente
Belpasso, a forma di una scacchiera, con rette e traverse che s’intersecano in un tessuto viario unico tra i paesi del circondario. Dall’alto è incantevole ammirare le case dai tetti rossi disposti in petali sfrangiati orlati dal verde cupo dei campi. Il cono fumante dell’Etna (dal greco “Monte ardente”, o “gettante fuoco”, denominato dai saraceni Monte Gibel da cui Mongibello) incombe, ora pacifico, ora minaccioso, sempre presente e profondamente legato alla storia di Belpasso.
La sua gente, genuina e sorridente, legata alla natura e agli umori del Gigante che troneggia e governa la vita delle comunità che da sempre vivono sulle sue pendici. Generoso e dominante, è la presenza silenziosa e imponente di questi paesaggi, riverenti e floridi.

Belpasso
Il paese
-
FOTO-AEREA-DI-BELPASSO
-
Le abitazioni in pietra lavica e i tradizionali fichi d'India
-
Il viale principale
-
I contenitori dei rinomati torroncini Condorelli
-
I carri e la festa di Santa Lucia
-
Le statue in pietra lavica nel viale di Belpasso
-
BEL-PASSO-CAMPANILE
-
Un'antica targa del club calcio del paese
-
Il primo, storico bar Condorelli
-
Particolare di maiolica dipinta a mano su muro in pietra lavica
-
CHIESA-BELPASSO
Belpasso
La città delle cento sculture
la comunità
La nostra gente
-
La raccolta manuale
-
i nostri uomini al lavoro
-
la nocellara e il caffe al bar
-
Il lavoro di posa dei teli di raccolta
-
I clienti di una vita..
-
la raccolta nei sacchi
-
Lo sguardo attento per il nuovo nato..
-
pronti-a-raccogliere
-
il lavoro di squadra
-
Il clima disteso e l'appagamento di una giornata di lavoro
-
L'attesa davanti alla molitrice
-
la raccolta dai teli
-
assorti nel lavoro
-
Gli strumenti dell'artigianalità
Forza valenti di la chiurma mia!
Ogghiu ca nunn’havi lu Papa, nì lu Re!Forza valenti mei, dàmucci arré!
e dàmucci chiamannula a Maria, ca nni scrisci la forza, chiurma mia!
Forza valorosi della mia ciurma!
Olio che non hanno né il Papa né il Re!Forza miei valorosi, diamoci sotto ancora!
E diamoci sotto invocando Maria, che ci farà accrescere la forza, ciurma mia!